L’attività fisica fa bene in ogni fase della vita, ma praticarla per sei anni durante la mezza età basterebbe a ridurre di un terzo il rischio d’insufficienza cardiaca. Ridurre al minimo l’esercizio fisico o eliminarlo invece potrebbe far aumentare le probabilità di soffrire di problemi coronarici. A giungere a questa conclusione è stato un gruppo di ricercatori americani al termine di uno studio condotto su 11.351 persone con età media di 60 anni, monitorati ogni anno per 19 anni per registrare l’insorgenza di eventuali patologie cardiovascolari. Ogni sei anni i partecipanti compilavano un questionario in cui riportavano i loro livelli di attività fisica, classificati come scarsi, mediocri o come raccomandate dalle linee guida dall’American Heart Association.
Dai risultati è emerso che svolgere regolarmente ogni settimana circa 150 minuti di attività fisica, come camminare a ritmo sostenuto o andare in bicicletta, durante la mezza età può essere sufficiente a ridurre del 31% il rischio d’insufficienza cardiaca mentre passare da zero attività fisica ai livelli raccomandati nell’arco di sei anni, potrebbe ridurre del 23% tale rischio. Grazie a un esercizio fisico moderato, si può ridurre quindi il pericolo d’insufficienza cardiaca, per cui non esistono farmaci specifici per la prevenzione.
Lo studio, è l’ennesima conferma di quanto già ampiamente dimostrato sull’importanza dell’esercizio fisico anche in età matura nella prevenzione delle patologie cardiovascolari e nel mantenimento di una buona salute generale. Proprio come il cibo, anche il movimento aiuta a combattere l’infiammazione silente che ci fa invecchiare e ammalare prima. Secondo gli esperti sono utili sia esercizi aerobici che quelli per la forza muscolare perché a partire dai quarant’anni circa si ha una significativa riduzione della massa e della forza muscolare.
Fare attività fisica inoltre combatte le infiammazioni silenti che accelerano l’invecchiamento e favoriscono l’insorgenza di malattie croniche, come il diabete o le patologie neurodegenerative. Proprio l’alimentazione, l’esercizio fisico allena le cellule a disattivare i geni pro-infiammatori e ad attivare quelli della longevità. L’attività fisica, è un aiuto veramente efficace per uno stile di vita sano, ma va correttamente dosata e personalizzata e adattandolo alle varie esigenze o ad eventuali patologie.
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