In questo articolo il comitato scientifico Farmamedica si occupa di contenitori in plastica e plastiche alimentari. Pubblichiamo infatti la descrizione ed il significato dei simboli, ovvero di quei numeri all’interno del triangolo stampato sui vari prodotti.
Viviamo in un Mondo di Plastica, questo composto nelle sue numerose varietà è onnipresente. Lo utilizziamo per ogni cosa, lo indossiamo, lo mangiamo, lo respiriamo, costituisce gran parte del nostro arredamento, dei nostri veicoli dei nostri utensili e complementi d’arredo. Ciò nonostante gli elementi che la compongono sono noti a pochi e in alcuni casi, conosciuti unicamente dai produttori.
Per il momento la maggior parte dei consumatori sa ancora poco dei danni che la plastica può causare al nostro organismo. Ecco perchè Farmamedica investe nella ricerca e nella condivisione di informazioni utili per la prevenzione ed il benessere delle famiglie.
Nuove ricerche indicano che le plastiche a contatto con gli alimenti possono causare gravi danni all’ organismo. Del resto noi siamo fatti di acqua e di minerali, quindi ciò che inquina il pianeta inquina anche il nostro corpo.
Di seguito vogliamo condividere alcune informazioni relative alle varie plastiche in circolazione, consigliandovi di utilizzare tali dati soprattutto durante l’acquisto dei prodotti alimentari. Nel prossimo futuro infatti, noi tutti diventeremo sempre più vigili ed attenti nell’ esaminare ciò che acquistiamo, soprattutto quando si tratta di alimenti stipati in contenitori plastici. Tra questi naturalmente, le bottiglie per l’acqua, sono quelle che ci preoccupano maggiormente proprio perchè il loro consumo ha assunto una vastità globale. Furono utilizzate per la prima volta alla fine degli anni 60(1968), da allora questa pratica è diventata largamente diffusa fino ad assumere i livelli che conosciamo.
Simbolo N 1
PETo PETE (Polietilene tereftalato): la maggior parte delle bottiglie per l’acqua sono fatte con questa plastica (Anche delle bibite e di altri prodotti) che non è affatto sicura. Intanto contiene ftalati (interferenti endocrini), utilizzati per dare forme alla plastica e renderla flessibile. Diversi studi inoltre hanno rivelato che può rilasciare DEHA una tossina cancerogena che colpisce soprattutto il fegato e le funzioni riproduttive; Antimonio PBDE, un inquinante ambientale onnipervasivo con potenziali effetti di interferente endocrino e neurotossico.
Simbolo N 2 HDP o HDPE (Polietilenead alta densità) la troviamo in gran parte delle confezioni per la cura della persona e delle case, in alcune confezioni per il latte, nelle buste della spesa ecc… fino ad oggi non ci sono studi che attestano la pericolosità di questa plastica tranne per il fatto che comunque, cosi come tutte le altre, rilascia sostanze chimiche estrogeniche. Bisogna tuttavia ricordare che, anche se questa plastica risulta più sicura delle altre, non abbiamo dati sufficienti per poterla definire sicura. Simbolo N 3 PVC o cloruro di polivinile, utilizzata per quasi tutte le pellicole alimentari e una delle peggiori, contiene infatti molti Ftalati( come tutte quelle molto malleabili), la troviamo un po da per tutto: vaschette per alimenti, scarpe, tute, carta da parati, salvagenti ecc… Simbolo N 4 LDPE o Polietilene a bassa densità, è una delle meno dannose perché non dovrebbe contenere composti chimici tossici( sembra sia fatta prevalentemente o persino unicamente di carbonio e idrogeno). Utilizzata per i sacchetti del pane, per i surgelati, contenitori in cartone del latte, sacchi della spazzatura ecc… Simbolo N 5 PP o Polipropilene, questa plastica contiene Ftalati. Utilizzata per vasetti degli yogurt e simili, i giocattoli, gli imbuti, i tappi delle bottiglie ecc…Proprio qualche hanno fa degli studi sul PP hanno dimostrato che molti produttori non informano in merito alla composizione chimica della plastica, di fatto quel che sappiamo nasce sempre da ricerche esterne fatte su campioni. Simbolo N 6 PS o Polistirene o Polistirolo, un analisi logica su questa plastica può suggerirci la situazione in cui viviamo, il polistirolo infatti, che contiene lo stirene, viene considerato da alcuni enti di primaria importanza cancerogeno e da altri sicuro. A mio avviso sia il polistirene che lo stirene sono sostanze potenzialmente cancerogene. Il polistirolo infatti, se portato ad alte temperature sprigiona moltissime sostanze tossiche. Utilizzato per i cibi dei Fast food le note vaschette dei gelati, ma anche nei rasoi di plastica, alcuni giocattoli, tazze ecc… Simbolo N 7 PC o policarbonato, considera come la famiglia più nociva per l’elevata presenza di BPA e di altre sostanze, a questa categoria appartengono tutte le plastiche più tossiche le quali spesso possono non avere nessun simbolo. Il realtà il Bisfenolo è contenuto anche in altre plastiche tra l’altro i parametri di legge che determinano le quantità minime sono inutili in quanto queste sostanze possono agire pesantemente anche se abbondantemente sotto i limiti pre fissati. Utilizzata per le borracce soprattutto quelle degli sportivi, per l’interno dei barattoli, i tegami( fino a qualche anno fa i biberon e simili venduti in farmacia erano fatti di questa plastica), contenitori per alimenti ecc….
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