Il cibo che portiamo sulle nostre tavole è sempre oggetto di discussione. Sempre più studi si occupano di ricerche che mettono in relazione la nostra salute e gli alimenti di cui ci nutriamo. Uno degli ultimi studi portato a termine dal National Heart, Lung and Blood Institute ha evidenziato come il consumo eccessivo di carne come bistecche e insaccati provochi malattie cardiache. La carne rossa è uno degli alimenti più messi in discussione dagli esperti di salute. In Italia, il 93% degli italiani consuma carne in media per circa una porzione al giorno.
La quantità da assumere sappiamo che non dovrebbe essere mai superiore ai 500 grammi a settimana che tradotti sono 1-2 porzioni di carne rossa, più 1-2 porzioni di carne bianca e non più di 50 grammi di salumi durante la settimana. Il recente studio ha analizzato gli effetti sull’organismo di un consumo abituale di carne rossa. Nel periodo di osservazione durato tre mesi, ogni mese era dedicato a tre differenti fonti proteiche: carne rossa, carne bianca e cibo di origine non animale. Terminato il mese in cui ci si nutriva di carne rossa nella maggior parte degli individui si è triplicato il livello di TMAO, un metabolita della flora intestinale che, quando presente con livelli troppo alti, può aumentare il rischio di malattie cardiovascolari.
Lo studio avrà bisogno di eventuali approfondimenti ma per la prima volta si è confermato il rapporto tra dieta e TMAO. Una dieta varia ed equilibrata è l’ideale, cercando di limitare il consumo di carne rossa e preferendo le fonti proteiche vegetali. Lo studio è la conferma che l’alimentazione ha un impatto enorme sulla nostra salute.
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